martedì 26 gennaio 2010

INAUGURATO A SIENA IL MUSEO DELL'ACQUA

Il Museo dell'Acqua






A Siena s'inaugura "il museo dell'acqua", un museo-laboratorio che racconta come la città veniva rifornita d'acqua, svelando la complessità delle opere di ingegneria idraulica. L'articolata rete di acquedotti sotterranei dalla caratteristica volta a "botte" delle gallerie, (bottini) alte fino a 1,80 metri e larghe 0,90 m. fino a poco tempo fa svolgeva la sua regolare funzione rifornendo d'acqua fonti e pozzi sparsi in tutta la città.



Realizzata tra il XII e il XV secolo grazie all'impegno di importanti ingegneri senesi come Mariano di Iacopo, detto il Taccola e Francesco di Giorgio, che lasciarono nei loro tratti le testimonianze di grandi abilità tecnologiche, fu costruita per garantire l'approvvigionamento idrico in una delle zone della Toscana più povere d'acqua.



La mostra, descrive le tecniche e gli strumenti impiegati per la realizzazione della rete dei bottini ed i progetti più o meno fantasiosi di ingegneria idraulica che furono sviluppati per affrontare la carenza d'acqua. Il Museo, che aprirà i battenti mercoledì 27 gennaio dimostra quanta parte della storia, della struttura di Siena e della memoria dei senesi siano legate al sistema dell'acqua che si nasconde sottoterra.



Il progetto ha avuto un contributo della Regione Toscana nell'ambito del "Programma pluriennale degli interventi strategici nel settore dei beni culturali". Visitare e scoprire gli ambienti del museo implica "percorrere" itinerari sotto/sopra la città e il territorio, cogliendo una molteplicità di relazioni tra natura-geologia-arte-ingegneria, frammenti di memoria, storie ed uso dei luoghi. "Un nuovo spazio aperto per la città - dice Fabio Minuti, assessore all'Urbanistica - un luogo in cui si valorizza e si rende viva la storia di Siena e del suo territorio".



"L'invenzione e la costruzione dei bottini, infatti, sono presentati nella loro ingegneria, ma anche nelle loro storie e memorie perché questi stessi luoghi vivano nel quotidiano dei senesi e dei viaggiatori. In questo senso il Museo rende i visitatori protagonisti attivi, non solo spettatori, in cui è possibile incontrare rigore scientifico, ma anche soddisfazione e stimoli per curiosità e fantasia".

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