sabato 17 marzo 2018

CARAFFA MAVEA TEST DI PROVA

Share (1)
Tweet (0)
Il filtro dell'acqua Mavea abbiamo testato eseguita relativamente poco, ma a differenza di molti altri filtri, non ha rilasciato alluminio supplementare in acqua. Così vorremmo votare come superiore a Pur, Brita e Culligan. La capacità complessiva del filtro dell'acqua Mavea di elementi di rimozione era relativamente povero, però. Sulla base dei risultati di laboratorio, non si consiglia Mavea come filtro di acqua per la rimozione di metalli pesanti e isotopi radioattivi.
I risultati effettivi per il filtro dell'acqua Mavea:
Riduzione Alluminio: 8,1%
Riduzione Rame: 18,8%
Riduzione Arsenico: 18,6%
Riduzione Strontium: 2,4%
Riduzione cadmio: 9,2%
Riduzione cesio: 15,3%
Riduzione Mercury: 85,0%
Riduzione Piombo: 23,4%
Riduzione Uranio: 22,7%
Fare clic su AVANTI per vedere i risultati di filtraggio dell'acqua per il filtro dell'acqua WATERMAN Mini ...
Questo rapporto di laboratorio è sponsorizzato da Heavy Metals Difesa, solo integratore alimentare mondiale laboratorio convalidato per la cattura e sostenere l'eliminazione dei metalli pesanti nel vostro cibo.
 


 

Ethereum – Black Rhodium Necklace 

$75.00 – $85.00 we accept ethereum and bitcoin 

Inspired by Ethereum, this pendant necklace is a must-have for anyone who believes in the power of cryptocurrency. Discreet yet sophisticated, it will style up any outfit of yours.

Material -> Sterling Silver 925 (base) with Ruthenium coating or Gold coating
Handcrafted -> 3 day lead time is required before shipping your item
Worldwide shipping -> Regular Air Mail or DHL Express
Necklace size -> 18″ (in picture), 20″, 22″ or 24″


https://ardson.com/?ref=15

LA TERMODINAMICA DELLE BOMBOLE

La termodinamica delle bombole

A chi piace la termodinamica alzi la mano? Come immaginavo tanti abbassano lo sguardo, qualcuno accenna un sorriso, ma nessuno alza convinto la mano. La termodinamica, quella vera, non la legge di stato dei gas perfetti e i vari cambiamenti di fase, è una cosa piuttosto complessa e a volte ci porta a dei risultati che solo apparentemente ci sembrano bizzarri.

Ne abbiamo avuto una dimostrazione proprio ieri quando con i colleghi stavamo discutendo sul perché i distributori di gas compressi riempiono le bombole di anidride carbonica (CO2) solo a 60 bar massimo, quando la bombola può reggerne fino a 200 e altri gas, anche più pericolosi come l'idrogeno sono molto più compressi. Stavamo già per dare dei truffatori ai venditori di gas, quando uno di noi ha deciso che la spiegazione troppo semplice non gli bastava e ha voluto vederci chiaro. Ed ecco che la termodinamica ci regala la sorpresa.


Quando un gas diventa liquido

Se prendiamo un bicchiere d'acqua e lo mettiamo nel freezer, dopo qualche tempo vedremo l'acqua tramutata in ghiaccio. La colpa è della termodinamica, ma non c'è nulla di sorprendente. Un effetto simile, ovvero un cambio di stato da gas a liquido, si ottiene quando un gas viene compresso all'interno di un volume costante. Cerchiamo di spiegarci meglio: prendiamo un recipiente di volume fisso, come una bombola appunto, e mettiamolo ad una temperatura fissata e cominciamo a pompare gas dentro la bombola [1]. Man mano che buttiamo gas nel recipiente, vedremo il manometro della bombola segnare una pressione sempre maggiore, in questo non c'è nulla di strano. La termodinamica però ci dice che raggiunta una certa pressione, il gas diventa un liquido [2] proprio come l'acqua diventa un solido quando la temperatura scende sotto gli 0 gradi (a pressione atmosferica).

Prendiamo il grafico qui a fianco che si chiama diagramma delle fasi ed è specifico per l'anidride carbonica, o come si dovrebbe chiamare biossido di carbonio. Sull'asse orizzontale abbiamo la temperatura in Kelvin, ricordatevi che per passare da Kelvin a gradi centigradi bisogna sottrarre 273, quindi i 300 K a metà dell'asse corrispondono a circa 26 gradi centigradi, che possiamo ritenere la temperatura normale. Sull'asse verticale c'è la pressione misurata in bar, tenete a mente che la pressione atmosferica è di circa 1 bar.

Tracciate una linea verticale sul grafico in corrispondenza della temperatura di 300 K vedrete che questa interseca la curva nera che separa la zona grigia del gas e quella blu del liquido in corrispondenza di una pressione di 55 - 60 bar. Ecco che ricompaiono i 60 bar da cui tutto era iniziato.

Adesso che abbiamo chiesto alla termodinamica il motivo della stranezza, tutto ritorna ad essere chiaro, non c'è nessuna truffa della lobby dei venditori di gas, ma c'è il fatto che a 60 bar e a temperatura ambiente, la CO2 diventa liquida e come tutti i liquidi è praticamente incomprimibile. Provate per esempio a riempire una bottiglia d'acqua fino all'orlo tenendola premuta contro il rubinetto, vedrete che effetto esplosivo che avrete quando staccherete la bottiglia e la pressione dell'acqua del rubinetto è di soli 3 bar circa.

I 60 bar massimi per la CO2 sono anche una ragione di sicurezza, infatti quando la bombola è nuova e contiene solo fase liquida a 60 bar, una variazione di temperatura piccola corrisponde ad una grossa variazione di pressione, infatti il grafico sopra ha una scala lineare per le temperature, ma logaritmica per la pressione.

La pressione nella bombola

Il diagramma delle fasi ci spiega anche un altro effetto apparentemente strano. Infatti durante l'utilizzo dell'anidride carbonica, la pressione della bombola varia tra i 55 e i 60 bar a seconda della temperatura. In pratica sembra che non si stia consumando. L'effetto è dovuto alla presenza della fase liquida: fin tanto che ci sarà liquido dentro la bombola, la pressione sarà quella di transizione tra liquido e gas. La pressione precipiterà di colpo quando non ci sarà più liquido nella bombola e sarà il segno inequivocabile che il gas è praticamente finito e bisogna sostituire la bombola.

Fatta questa ulteriore scoperta termodinamica siamo subito corsi a vedere la pressione misurata dal manometro collegato alla bombola e leggiamo 35 bar. Stiamo già per sostituire la bombola credendola praticamente vuota quando ci rendiamo conto del clima polare in cui stiamo vivendo. Guardiamo il termometro e scopriamo che ci sono all'incirca 0 gradi e quindi torniamo a guardare il diagramma delle fasi e scopriamo che a quella temperatura l'anidride carbonica liquefa proprio tra 30 e 40 bar. Per comodità ci siamo preparati un bel grafico (qui a fianco) che ci dice quale pressione dobbiamo leggere a seconda della temperatura per essere sicuri di avere anche liquido nella bombola.

La bombola come termometro

Se è vero che la pressione interna della bombola resta costante fin tanto che c'è la fase liquida, possiamo invertire il grafico qui sopra in modo da usare il manometro come termometro. E così,  a patto di non consumare troppo gas e mantenere un po' di liquido, abbiamo costruito un termometro con una bombola di gas.







Ethereum – Black Rhodium Necklace 

$75.00 – $85.00 we accept ethereum and bitcoin 

Inspired by Ethereum, this pendant necklace is a must-have for anyone who believes in the power of cryptocurrency. Discreet yet sophisticated, it will style up any outfit of yours.

Material -> Sterling Silver 925 (base) with Ruthenium coating or Gold coating
Handcrafted -> 3 day lead time is required before shipping your item
Worldwide shipping -> Regular Air Mail or DHL Express
Necklace size -> 18″ (in picture), 20″, 22″ or 24″


mercoledì 23 marzo 2016

CARAFFA WATERMAN MINI TEST DI PROVA




SLIDE1
Nonostante le dimensioni ridotte, il filtro dell'acqua WATERMAN Mini esegue molto bene il suo lavoro  con  prestazioni superiori ad  ogni altro filtro per l'acqua che abbiamo provato.
  In particolare, ha rimosso il 62,4% di alluminio, una prodezza che quasi nessun altro filtro potrebbe corrispondere. E ha fatto anche un ottimo lavoro nel rimuovere il piombo (93,7%), arsenico (54,0%) e anche l'uranio (72,4%).
L'aumento dello stronzio nell'acqua filtrata (+ 179%) non è in realtà una preoccupazione. Questo era un stronzio non radioattivo che è tipicamente utilizzato come mezzo di scambio ionico efficace in tecnologie di filtrazione. Stronium nel suo isotopo stabile è in realtà un minerale positivo per la salute delle ossa.
Per questo motivo, si consiglia vivamente il filtro dell'acqua WATERMAN Mini per la rimozione di metalli pesanti e isotopi radioattivi.
 
I risultati effettivi per il filtro dell'acqua WATERMAN Mini:
 
Riduzione Alluminio: 62,4%
 
Riduzione Rame: 89,2%
 
Riduzione Arsenico: 54,0%
 
Riduzione Stronzio: AUMENTO del 179%
 
Riduzione Cadmio: 49,1%
 
Riduzione cesio: 25,7%
 
Riduzione Mercury: il 99,7%
 
Riduzione Piombo: 93,7%
 
Riduzione Uranio: 72,4%



 



Bitcoin – Ring



$70.00 – $80.00

we accept ethereum and bitcoin

Show your commitment to Bitcoin with this sleek ring, so we can take this rocket to the MOON!
Material -> Sterling Silver 925
Handcrafted -> 3 day lead time is required before shipping your item
Worldwide shipping -> Regular Air Mail or DHL Express

giovedì 27 novembre 2014

CARAFFA CULLIGAN TEST DI PROVA

Il filtro dell'acqua della  Culligan si posizioe , al penultimo posto  della lista delle prestazioni. (Solo Brita è peggio.) Culligan ha solamente o rimosso circa il 16% di arsenico, 30% di piombo e il 30% di cesio.
Non consigliamo Culligan come filtro di acqua per la rimozidi metalli pesanti e isotopi radioattivi.
I risultati effettivi del filtro acqua Culligan:
 
Riduzione Alluminio: AUMENTO del 52,4%
 
Riduzione Rame:        30,8%
 
Riduzione Arsenico:    16,0%
 
Riduzione Strontium: 27,8%
 
Riduzione Cadmio:     22,6%
 
Riduzione cesio:         30,4%
 
Riduzione Mercury:   62,4%
 
Riduzione Piombo:     30,2%
 
Riduzione Uranio:      28,6%

CARAFFA DOULTON TEST DI PROVA

Il filtro acqua Doulton è il più povero dei filtri che abbiamo testato, elimina pochissima percentuale  degli elementi tossici testati.
 
Sebbene l'unità sia perfettamente in grado di rimuovere batteri, parassiti e amebe dall' acqua,  si è dimostrato del tutto incapaciedi rimuovere elementi tossici e metalli pesanti.
 
Riduzione di elementi dal filtro Doulton Water:
 
Alluminio: -248,0% (aumento di alluminio)
 
Rame: 21,3%
 
Arsenico: 19,3%
 
Stronzio: 4,2%
 
Cadmio: 8,2%
 
Cesio: 11,9%
 
Mercury: 95.0%
 
Piombo: 20,9%
 
Uranio: 35.0%

mercoledì 22 gennaio 2014

SUPERBATTERI PRODOTTI DAI DEPURATORI TRADIZIONALI

Quale ruolo svolge l'attuale uso eccessivo di antibiotici nel favorire la diffusione di nuove ed invasive specie di superbatteri? Perché gli  impianti di trattamento acque  diffondono  i superbatteri  anche dopo che l'acqua è stata trattata? Il cloro è un disinfettante efficace dell'acqua? Gli esperti stanno cominciando a meditare su queste domande valutando che gli  impianti di trattamento delle acque si trovano regolarmente ad essere inefficaci. Nuovi risultati di laboratorio indicano che specifici ceppi di superbatteri infettivi possono diffondersi ,sviluppando geni resistenti ai farmaci ,negli impianti di trattamento delle acque. E 'tempo di ridurre l'uso di antibiotici? Infatti Stanno diventando inutili di fronte alla continua evoluzione superbatteri. 

 Quali sostanze naturali antimicrobiche potrebbero gli ospedali e i medici iniziare a utilizzare per aiutare i pazienti a combattere le infezioni senza creare e diffondere nuovi ceppi superbatterici? Con quali sistemi  di filtrazione l'acqua può essere migliorata? Queste sono le domande che si sono posti  Pedro JJ Alvarez e i ricercatori della Rice University.

Geni dei superbatteri possono  diffondersi ad altre specie di batteri

Negli ultimi dieci anni, Alvarez ei suoi colleghi hanno isolato abbondanti geni resistenti agli antibiotici in mi della alcuni fiumi in Cina. 
La loro missione era di scoprire come questi geni altamente evoluti  abbiano  trovato la loro strada nell'ambiente,  e perché si stessero diffondendo. 
Hanno iniziato controllando la fonte cioè gli  impianti di trattamento delle acque nella zona. Poiché i geni resistenti agli antibiotici sono comuni nei batteri fecali, hanno studiato i batteri coltivati ​​da liquami presenti nei vicini impianti di trattamento dell'acqua.

  Coadiuvato dal ricercatore Daqing Mao della  Tianjin University, Alvarez ha  estratto il DNA batterico da varie fasi di trattamento acqua a due impianti  vicini  in Cina. Essi hanno inoltre analizzato  i fanghi trattati, che vengono  in genere utilizzati dai contadini come fertilizzante per i loro campi.
Utilizzando un processo chiamato reazione a catena della polimerasi, i ricercatori hanno isolato e misurato vari livelli di antibiotico-resistenti come il gene  NDM-1. Questo gene è stato isolato per la prima volta nel 2008 e da allora si è diffuso in tutti i continenti eccetto l'Antartide. Hanno anche misurato la quantità di 16S rRNA gene, che viene portato da tutti i batteri.

Cosa hanno trovato nell'acqua trattata

I test hanno scoperto che entrambi gli impianti di trattamento delle acque rilasciano  migliaia di copie per millilitro del gene  resistente NDM-1.  
I Fanghi trattati ne contenevano  anche una maggiore quantità ovvero 10 milioni di copie per grammo sul residuo secco secco! Un impianto di trattamento infatti scarica più di questo tipo di  DNA infettivo nell'ambiente di quello che ne entra all'inizio del ciclo di depurazione! Dopo aver osservato questa dispersione diffusa, la squadra ha cercato di indagare se questo DNA infettivo potesse  essere tramandato  ad  altre specie di batteri nell'ambiente circostante. 
In laboratorio quindi , hanno combinato il NDM-1-trasportando batteri dell'acqua trattata nei sedimenti del fiume Hai che non contenevano il gene. Dopo nove giorni di incubazione, i ricercatori hanno scoperto che il gene NDM-1 era stato  trasferito ai batteri dei  sedimenti del fiume che non contenevano il gene!

.Per questo, Alvarez e il suo team stanno lavorando su metodi di disinfezione alternativi per gli impianti di trattamento delle acque che comprendono le radiazioni ultraviolette e fotocatalizzatori.

Eliminare gli antibiotici

Gli ospedali dovranno inoltre evolvere nei prossimi anni, abbandonando il diffuso uso di antibiotici che sta diventando un metodo di trattamento inutile per i  superbatteri. Le  Sostanze antibatteriche naturali saranno  la soluzione più adatta per il futuro. Ad esempio, nuovi studi sull'utilizzo dei composti di aglio e origano potrebbe essere ricercati  nelle industrie mediche e alimentari negli anni a venire. L' Argento colloidale e la radice goldenseal, per citarne un paio, potrebbero essere utilizzati  come risposte nel futuro dei trattamenti antibatterici tradizionali.



mercoledì 15 maggio 2013

PESTICIDI NELLE ACQUE IN BOTTIGLIA


Secondo uno studio francese si possono trovare pesticidi e farmaci pure nell'acqua in bottiglia

By Edoardo Capuano - Posted on 17 aprile 2013
Tracce di pesticidi e farmaci nell'acqua minerale in bottiglia analizzata in Francia. I dati sono stati diffusi dalle associazioni Fondation Danielle Mitterrand France Libertés e 60 millions de consommateurs
In Francia hanno analizzato l’acqua che scorre dal rubinetto e l’acqua minerale imbottigliata di diverse marche giungendo alla conclusione che questa contiene tracce di pesticidi e farmaci.
Lo studio è stato pubblicato sul mensile dell’associazione e non sono state rese note le quantità di contaminanti ritrovati, il che ha iniziato a creare un clima di polemica.
In otto campioni su dieci dell’acqua di rubinetto è stato rilevato almento una sostanza contaminante ma la situazione è stata giudicata più grave per l’acqua in bottiglia poiché su 47 campioni analizzati in 10 sono stati riscontrati tracce di pesticidi e farmaci e nel 10% tracce di tamoxifene ormone sintetico usato per la cura del cancro al seno.
Le sostanze ritrovate nell’acqua in bottiglia sono state 85 tracciate grazie a sofisticati sistemi di analisi e compaiono tra esse: pesticidi, farmaci e perturbatori endocrini.
Si chiedono le due associazioni:
com’è possibile che pesticidi e farmaci siano ritrovati in acque che dovrebbero essere particolarmente protette? Dunque la richiesta è di un Manifesto per le acque potabiliche tenga conto del rapido evolversi delle sostanze inquinanti e che condivida meglio e più velocemente tutte le informazioni inerenti.
I risultati sono stati contestati dagli imbottigliatori di acque e il laboratorio ha ripetuto le analisi che hanno confermato le prime. Per 60 60 millions de consommateurs non c’è da fare polemica ma da affrontare molto seriamente la questione.
La lista delle acque analizzate:
Hepar - Eau minérale naturelle - Mont Roucous - Eau minérale naturelle - Saint Amand Eau minérale naturelle - Vittel - Eau minérale naturelle - Volvic - Eau minérale naturelle Carrefour Discount - Eau minérale naturelle avec adjonction naturelle de gaz carbonique - Cora - Eau minérale naturelle naturellement gazeuse
Cristaline - Eau de source avec adjonction de gaz carbonique - La Salvetat - Eau minérale naturelle avec adjonction de gaz carbonique - St Yorre - Eau minérale naturelle naturellement gazeuse
Eaux de sources plates :
Aquarel Nestlé source Des Acacias - Auchan source Roche des Écrins - Casino source Roche des Écrins - Carrefour Discount source Céline- Carola source Carola - Cora source Beaupré - Cristaline sources Céline, Chantereine, Cristal-Roc, Elena, Aurele - Dia source Roche des Écrins - Éco+ source Laqueuille - Leader Price Volcania source La Montille - Leclerc (Marque Repère) source Laqueuille - Lidl source Cristal-Roc - Monoprix source Des Pins - Ondine Intermarché source Saint-Benoît - Rosée de la Reine source Rosée de la Reine - Saint-Georges source Saint-Georges - U source Roche des Écrins
Eaux minérales plates
Auchan source Orée du Bois - Carrefour source Montclar - Contrex source Contrex - Courmayer source Courmayer - Évian source Évian - Leader Price source Fonte Caudana - Leclerc (Marque Repère) source De la Versoie - Montcalm source Montcalm - Thonon source Thonon - Wattwiller source Wattwiller
Eaux minérales gazeuzes
Badoit source Saint-Gamier - Perrier source Perrier - Quezac source Diva - San Pellegrino source Bron S. Pellegrino
Eaux de souce gazeuses
Carola source Carola - Ondine (Intermarché) source Saint-Benoît
La lista delle 85 molecole ritrovate:
Phtalates : Diméthylphtalate (DMP), Di octylphtalate (DOP), Di 2-éthylhexylphtalate (DEHP), Butylbenzylphtalate (BBP), Di butylphtalate (DBP), Di isobutylphtalate (DIBP), Diéthylphtalate (DEP).
Médicaments : Tamoxifene, Diclofenac, Tramadol, Ceftriaxone, Ciprofloxacin, Clarithromycin, Ofloxacine, Piperacillin, Pristinamycin IIA, Sulfamethoxazole, Trimethoprime, Sertraline, Prednisolone, Ketoprofen, Buflomedil, Cyamemazine, Furosemide, Bezafibrate, Atenolol, Losartan, Naftidrofuryl, Pravastatin, Carbamazepine, Oxazepam, Fluoxetine, Diosmin, Propanolol, Epoxycarbamazepine, Erythromycine, Fenofibric acid.
Perturbateurs endocriniens (dont hormones utilisées dans un cadre médical) : Bisphenol A, Prednisone, Biochanine_A, Coumestrol, Daidzeine, Formononetine, Ethylhexyl diphenyl phosphate, Tributyl_phosphate, Triphenyl_phosphate, Tripropyl_phosphate, Tris(2-butoxyethyl)phosphate, Tris(2-chloroethyl)phosphate, Tris(2-chloroisopropyl)phosphate, Tris(2-ethylhexyl)_phosphate, Tris(dibromopropyl)phosphate, Progesterone, Testosterone, Levonorgestrel, Norethindrone.
Pesticides : 2,4-D, 2,4-MCPA, Ametryne, Atrazine, Bentazone, Carbofuran, Chlortoluron, Cyanazine, Desethyl-terbuthylazine, Diflufenicanil, Dinoseb, Diuron, Hydroxyatrazine, Imidacloprid, Isoproturon, Linuron, MCPP, Metazachlore, Methabenzthiazuron, Metobromuron, Metolachlore, Metoxuron, Monolinuron, Oxadixyl, Piperonyl_butoxide, Prometon, Propazine, Sebuthylazine, Sebuthylazine-desethyl, Secbumeton, Simazine, Tebutame, Terbuthylazine, Terbutryne.

mercoledì 28 marzo 2012

MA CHI VUOLE L'ACQUA DEL MONDO?

 L'Ufficio del Direttore della National Intelligence(ODNI) ha recentemente pubblicato un rapporto intitolato Security Global Water che sostiene problemi di approvvigionamento idrico in tutto il mondo porteranno ad  instabilità economica, a guerre civili e internazionali, e anche all'uso dell' acqua come arma nei prossimi decenni.


 Il governo americano dipinge un quadro cupo del cosiddetto riscaldamento globale, scarsità d'acqua, e problemi acquatici saranno  le cause di maggiore destabilizzazione globale, se no si prenderanno adeguate misure avremmo dei peggioramenti delle crisi internazionali.
Ma Quali saranno  queste misure, ci si può chiedere?
Come previsto, il governo degli Stati Uniti ricevendo informazioni di paesi  coinvolti in problemi di approvvigionamento idrico in tutto il mondo questo problema richiede  una soluzione primaria e concordata .
Questa misura implica, naturalmente, che gli stessi  modelli americani di gestione delle risorse idriche, che comprendono prezzo ,distribuzione ecc  cambino  in nome della conservazione e dell'utilizzo razionale dell'acqua.
Dopo di che' prevede la realizzazione in tutto il mondo di modelli gestionali come quelli che persegue  il governo degli Stati Uniti , di conseguenza  intromettendosi  negli affari internazionali per servire gli  interessi comuni ."Nel corso dei prossimi dieci anni, in molti paesi importanti per gli Stati Uniti si verificano problemi di acqua - carenze,  scarsa qualità  e scarsita' dell'acqua o viceversa  inondazioni -  Oltre che rischiare il fallimento ,l'instabilità degli  stati, aumenteranno  le tensioni regionali, questi problemi  distrarranno  gli Stati Uniti dal lavoro  su  altri importanti obiettivi politici  ".


L'acqua come leverage, l'acqua come arma, e 'terrorismo' acqua '

Il rapporto avverte espressamente che l'acqua verrà utilizzata come leva da alcuni paesi per  influenzare i loro vicini, e anche come potenziale arma.Si avverte anche di "terrorismo acqua", una situazione in cui "estremisti, terroristi e stati canaglia " saranno  una minaccia significativa per infrastrutture idriche, in particolare negli anni che seguono, i prossimi dieci anni.Nessun rapporto del governo sarebbe completo senza il  riferimento al terrorismo.


Ma il riferimento al terrorismo e all'estremismo sara' casuale o voluto?
Oppure il rapporto comincia a mettere le mani avanti per cominciare a convincerci che esistono  reali pericoli per un futuro di interventi militari mirati non piu' al petrolio ma all'acqua?


Una cosa e' certa........la NESTLE' da alcuni anni sta facendo man bassa nel mondo di fonti di acque minerali e di aziende di distrubuzione dell'acqua porta a porta, i cosiddetti boccioni.
NON CI FA PENSARE QUESTO SU CHI IN REALTA' VUOLE PRENDERSI L'ACQUA NEL MONDO?






sabato 17 marzo 2012

RIVESTIMENTO PER PISCINE ANTIALGA E ANTIBATTERICO


L'utilizzo di intonaci  scenografici per il rivestimento delle piscine con struttura in cemento armato,  si stanno sempre piu' diffondendo in Italia.
Negli ultimi anni infatti, dall'estero, soprattutto dagli Stati Uniti, dove queste tecniche di rivestimento sono diffuse oramai da molti anni,sono arrivate da noi, tramite diversi rivenditori, sistemi di rivestimento del cemento armato particolarmente accattivanti  e scenograficamente attraenti con finiture colorate, molto vicine a cio' che la natura ha sempre prodotto come la sabbia, la pietra, la terra.

Lo sviluppo inoltre di nuovi tipi di metodologie costruttive delle piscine, accompagnate da una coscienza ecologica, fomentata soprattutto dagli architetti ambientalisti, e da una clientela sempre piu' selezionata ed esigente,sta introducendo con sempre maggiore  forza  questi sistemi di rivestimento

Questo tipo di finiture, sono applicate generalmente quasi sempre a mano,con spessori diversi a seconda del tipo di prodotto,con  sistemi di lisciatura piu' o meno evidenti e accurati.
La loro struttura chimica varia a seconda del modello di prodotto,che puo' essere a matrice plastica quindi contenente resine mono o bicomponenti, o a matrice cementizia quindi contenenti inerti silicei e cementi di varia colorazione e durezza.

Ovviamente piu' il componente strutturale contiene cementi e quarzi e piu' l'effetto finale sara' scenograficamente naturale, viceversa piu' la miscela conterra' resine sintetiche piu' l'effetto si allontanera'  dai canoni estetici naturali.

Una causa diretta, inoltre, dovuta alle matrici strutturali dei prodotti' e ' l'effetto visivo della  profondita' tridimensionale.
Infatti i prodotti cementizi che contengono quarzi colorati a vista oltre a dare un colore caratteristico all'acqua dovuto alla riflessione e diffusione nel  liquido delle dominanti azzurre dell'atmosfera, creano un effetto naturale
tridimensionale che e' completamente assente nei prodotti a base di resine , che risultano piatti, interferendo nel colore dell'acqua solo se essi stessi risultano colorati.
Un po come fanno i liner di PVC o le pitture in clorocaucciu'.

Di contro, i rivestimenti a base cementizia, risultano essere piu' delicati rispetto ad i rivestimenti plastici soprattutto per quel che riguarda la conduzione futura della piscina.

In pratica le caratteristiche peculiari di un prodotto cementizio scenografico devono soddisfare alcune norme fondamentali:

_Essere resistenti all'abrasione e alla erosione dell'acqua

_Essere resistenti alla corrosione dell'acqua della piscina che per sua natura,essendo carica di
   sali, risulta essere corrosiva

_Essere resistenti al piacca PH  acido.Infatti nella piscina a causa dei prodotti che in essa 
  vengono aggiunti, a volte, si possono raggiungere PH acidi che potrebbero intaccare il 
  rivestimento.

_Essere possibilmente impermeabilizzanti

_Possedere caratteristica antisdrucciolo

_Rispettare determinati standard di durezza

_Non sfaldarsi perdendo col tempo le quarziti presenti al loro interno.

_I componenti del prodotto devono rispecchiare sia nella  fase di produzione,nella fase di 
  applicazione che nel suo futuro smaltimento  i piu' moderni standard ecologici.


Quando un prodotto cementizio per il rivestimento della piscina riesce a soddisfare tutti questi requisiti, purtroppo pero' non e' esente da un difetto generalizzato che si presenta  su tutti questi tipi di prodotti.

Il rivestimento cementizio di sua natura, possedendo una superficie porosa, oltre ad essere un attacco naturale per le alghe, tende ad assorbire lo sporco e ad ingiallirsi in un breve periodo di tempo.
Per effettuare la pulizia, occorre spesso vuotare la piscina ed utilizzare macchine a pressione e prodotti acidi che tendono a irruvidire ulteriormente la superficie del rivestimento.




 BIOTENAX MEMBRANA FOTOCATALITICA PER PISCINE IN C.A BREVETTATA

Occorreva quindi trovare una soluzione a questi problemi.

Ricorrere  quindi alla fotocatalisi, ovvero aggiungere al prodotto cementizio particolari prodotti chimicamente attivi, peraltro innocui, che una volta colpiti dai raggi ultravioletti del sole , permettessero alle alghe, qualora si formassero in piscina, di non aderire alla superficie del rivestimento, oltre che creare una superficie antibatterica ed autopulente.


Vietata la riproduzione dell'articolo proprieta' della H & LS SRL
segui a leggerehttp://accaeelleesse.blogspot.com/p/biotenax-membrana-fotocatalitica-per.html

lunedì 26 dicembre 2011

CARAFFE FILTRANTI INDAGINE DI GUARINIELLO

Nuovo allarme per le caraffe filtranti


caraffals
Allarme per le caraffe filtranti: sarebbero pericolose per diabeticiipertesicardiopaticinefropatici. La notizia arriva da un'indagine voluta dal pm della procura di Torino Raffaele Guariniello dopo un esposto di Mineracqua, l'associazione che raggruppa i produttori di acque minerali.
Secondo l'inchiesta, queste caraffe modificherebbero la normale composizione dell'acqua di rubinetto, trasformando il calcio e il magnesio in sodio e potassio. Un problema per chi è tenuto, per problemi di salute, a diete iposodiche. Le ipotesi di reato sarebbero commercio in sostanze alimentari nocive e frode in commercio.
Il principale problema sarebbe nell'informazione data al consumatore. I produttori di caraffe infatti non menzionerebbero questo aspetto nei libretti di istruzioni, o comunque ne parlerebbero in modo non sufficientemente chiaro.
Questa è solo l'ultima delle accuse rivolte contro queste caraffe. Tra gli altri problemi ci sarebbe lamancata azione contro i batteri (tutte le marche vantano una lotta efficace contro laproliferazione dei microbi, ma soltanto tre su dieci sono davvero efficaci) e il deterioramento del filtro, che avverrebbe molto prima di quanto indicato nei libretti di istruzioni.
Inoltre, una perizia del nucleo Nas dei Carabinieri aveva fatto emergere che le brocche non riescono a depurare l'acqua e anzi aumenterebbero la profilerazione dei batteri.
Da queste accuse i produttori si difendono rivendicando il parare favorevole esporesso dalMinistero della Salute per la vendita delle caraffe, che non sarebbero in nessun modo nocive per la salute.
In ogni caso il Codacons starebbe anche valutando se esistono gli estremi per una class actionmirata al rimborso di quanto speso per acquistarle.

mercoledì 12 ottobre 2011

ACQUA SPORCA DALLE IENE QUESTO L'AVEVO DETTO PRIMA IO


Acqua sporca servita nei ristoranti, il caso Giuseppe Uva e Renata Polverini a “Le Iene”

15:39 || 11 ottobre, 2011 in Senza categoria
Mercoledì 12 ottobre 2011 in diretta alle ore 21.10 su Italia 1 secondo appuntamento de “Le Iene Show” condotto da Luca Argentero, Enrico Brignano e Ilary Blasi. Matteo Viviani, a Milano, decide di controllare quale sia la carica batterica dell’acqua servita ai tavoli di 10 ristoranti confrontandola, per mezzo di esami di laboratorio, con quella prelevata dai rubinetti dei loro bagni. Sempre più ristoranti, infatti, servono ai clienti acqua, naturale o frizzante, trattata per mezzo di sistemi di filtraggio (che devono essere, a tempo debito, regolarmente sostituiti), al posto di quella “classica” distribuita in bottiglie sigillate di plastica o vetro. Il risultato del test è che in ben nove casi su dieci, quella servita ai clienti è dalle 17 alle 20 volte più “sporca”, ha cioè una carica batterica superiore rispetto a quella del rubinetto, indice che i filtri non vengono cambiati con regolarità.




E COSA DIRE ALLORA DEI FONTANELLI CHE INSTALLANO I COMUNI?http://acquachimica.blogspot.com/2011/09/i-chioschi-dellacqua-i-famosi.html







domenica 11 settembre 2011

I CHIOSCHI DELL'ACQUA I FAMOSI FONTANELLI LA NUOVA FRONTIERA DEGLI ACCHIAPPA BISCHERI

Negli ultimi tempi stiamo assistendo al fiorire in gran parte delle Regioni Italiane, soprattutto in quelle del Nord, al fiorire di un nuovo servizio messo a disposizione dai Comuni.
I chioschi dell'acqua o come si usa definirli : I FONTANELLI.

Il geniale meccanismo fornisce gratuitamente acqua del locale acquedotto, trattata e gassata.Questa  può essere prelevata dai cittadini con contenitori fai da te e consumata poi in famiglia.

Cito la FEDERUTILITY in  modo da delucidare meglio le menti:

I chioschi dell'acqua, sottolinea Federutility, sono strutture moderne, tecnologicamente avanzate, dotate di sistemi di affinazione organolettica, in grado di dare una sorta di valore aggiunto all'acqua distribuita tramite la rete di acquedotto. Si caratterizzano anche come spazi di aggregazione sociale, strumento di dialogo tra le amministrazioni locali e i propri cittadini.


inoltre;


Abbattere i consumi, ridurre l'uso delle bottiglie di plastica, trovare una soluzione alla produzione di rifiuti e dell'inquinamento. Infatti la produzione di un Kg di Pet, necessario per 25 bottiglie di plastica da 1,5 litri, rilascia nell'atmosfera 40 g di idrocarburi, 25 g di ossidi di zolfo, 20 g di ossidi di azoto, 18 g di monossido di carbonio, 2,3 kg di anidride carbonica. Ipotizzando, a titolo 


E fin qua tutto bene....abbattere la produzione di bottiglie in PET mi sembra un'ottima idea, ma pensiamo in particolare al trattamento dell'acqua nel Fontanello.


La struttura tecnologicamente avanzata con questi magnifici sistemi di affinazione organolettica non ci spiega quale sia il trattamento applicato all'acqua. La spiegazione generica non entra nel particolare del trattamento, anzi il fatto che questo trattamento venga definito tecnologicamente avanzato ci induce a pensare strano. Infatti i trattamenti tecnologicamente avanzati hanno un costo elevato e quindi si spiega male come a questi lumi di luna di tagli selvaggi ai comuni,questi riescano a dare gratuitamente ai loro cittadini dei trattamenti tecnologicamente avanzati gratuitamente.


Quindi non resta altro che descrivere il trattamento tecnologicamente avanzato visto che io lo conosco benissimo.


In pratica si tratta di un filtro a maglie fini per togliere i solidi sospesi, e di un trattamento a carboni attivi per togliere il cloro  che normalmente viene addizionato all'acqua dell'acquedotto per uccidere i batteri.


Con la filtrazione su carboni attivi inoltre vengono abbattuti i sottoprodotti clorurati del cloro ( che sono cancerogeni) ed alcuni tipi di inquinanti che normalmente sono presenti nelle nostre reti idriche  quali ad esempio i solventi clorurati (trielina) e gli antiparassitari, che comunque non tutti vengono abbattuti dal carbone attivo, ed altre sostanze organiche, Per quel che riguarda sostanze molto più piccole , ovvero quelle di grandezza atomica, quali ad esempio i radionuclidi questi  non vengono trattenuti dal carbone e rimangono nell'acqua.


Considerando il fatto che una volta tolto il cloro tramite i carboni attivi l'acqua non  E' PIU' POTABILE 
e diventa a sua volta inquinabile dai batteri, auspicherei che almeno prima dell'erogazione dell'acqua fosse installata almeno una lampada ad ultravioletti per ridurre notevolmente questo problema. Di questo purtroppo dubito alquanto.


Auspico inoltre che all'impianto sia  installato un contatore di erogazione che blocchi il flusso dell'acqua al raggiungimento della saturazione dei carboni attivi.


E' noto infatti, che i carboni attivi, una volta esauriti, cedono di colpo le sostanze tossiche  che hanno trattenuto lasciando intuire cosa potrebbe succedere a chi ingerisce questi enormi quantitativi di inquinanti.


Dal punto di vista batteriologico, il fatto che l'acqua venga poi successivamente  refrigerata e gassata con anidride carbonica, ci tranquillizza un po sulla formazione dei batteri, infatti l'anidride carbonica 
di sua natura è un blando disinfettante, come del resto la bassa temperatura.


Ma questo ci conforta qualora l'acqua venga consumata immediatamente.
Ma noi sappiamo che l'acqua viene immagazzinata in un certo numero di bottiglie, probabilmente di acqua minerale in bottiglia riutilizzate, e po portata a casa, magari messa in frigo e consumata nei giorni successivi.


Allora sorge spontanea la domanda,:
Ma le bottiglie che utilizziamo sono batteriologicamente adatte allo stoccaggio nel tempo di quest'acqua che ci viene fornita?


Come ho spiegato precedentemente il fatto di togliere il cloro rende la nostra acqua riaggredibile dai batteri. Di conseguenza riutilizzare una bottiglia in PET o un qualsiasi altro contenitore in vetro, anche se opportunamente lavato e sciacquato, NON ESULA DA UN INQUINAMENTO BATTERICO successivo al prelievo in loco.


Del resto come si può ad esempio essere sicuri che una mosca non si sia posata sul beccuccio di erogazione dell'acqua del fontanello?


Questa cosiderazione porta all'inizio del problema. Ovvero perchè creare un sistema sofisticato di trattamento come ad esempio una osmosi inversa con raggi ultravioletti, (per altro molto più costoso)
quando non sono sicuro di cosa avviene successivamente all'erogazione?.
Se un giorno un centinaio di persone avranno una diarrea potrò sempre giustificarmi col fatto che i contenitori con i quali hanno raccolto l'acqua non erano a norma, intanto, io ente pubblico, mi faccio una bella pubblicità a scapito dei solito Cittadini ignari di quello che stanno facendo e soprattutto bevendo.


pubblicato da ROBERTO BENASSAI











Ebook

sabato 21 maggio 2011

GESTIONE DELL'ACQUA , PUBBLICA O PRIVATA?


Acqua
pubblica: interessa anche noi?




Mercoledì 11 Maggio 2011 09:13
Un approfondimento dell'argomento della privatizzazione dei servizi pubblici, in vista del referendum del 13 giugno
Chiunque abbia una seppure minima esperienza in tema di gestione di una piscina sa benissimo quanto il capitolo di spesa relativo all’approvvigionamento idrico stia assumendo una rilevanza sempre maggiore, secondo quanto riportato da tutte le fonti di comunicazioni, ufficiali e non. Anche i proprietari di una piscina privata, nonché i costruttori che devono giustificare un investimento con i corrispondenti costi di gestione devono sempre e comunque rapportarsi con questo problema.
Secondo uno studio dell'Autorità per le telecomunicazioni, dal 1995 ad oggi il prezzo dell'acqua potabile è raddoppiato. Dando un valore 100 al prezzo delle varie voci nel 1995, quello dell'acqua potabile è schizzato a 202 ed è di fatto più che raddoppiato: a parziale consolazione, va detto che la voce pesa solo per lo 0,65 per cento sul paniere dell'inflazione.
Nell’ultimo anno il costo dell’acqua ha registrato un incremento medio del 5,4% rispetto al 2007, con aumenti a due cifre in 15 città: si parte dalla Campania (+34.3% a Salerno) per arrivare in Emilia Romagna (+21.4% a Parma) passando per Basilicata (+16.1% a Potenza e Matera), Veneto (+16.3% a Padova), Lombardia (+15.9 a Lodi, +13.4% a Cremona), Piemonte (+14.5% a Verbania), Marche (+14.4% a Urbino) e Friuli (+12.1% Gorizia). L’indagine arriva da Cittadinanzattiva, che sottolinea anche come secondo i dati Istat, da Gennaio 2000 a luglio 2009 l’aumento sia stato del 47%. Secondo Cittadinanzattiva, al Nord si investe di più nel settore idrico e le tariffe sono mediamente più basse, così come la dispersione. Al Sud invece non si investe, la rete è un colabrodo e anche se la potabilità è migliore del nord le continue interruzioni del servizio in molti casi non favoriscono il consumo di acqua del rubinetto. (Da Metro del 16 ottobre 2009).
Considerando che il consumo di acqua giornaliero per una piscina è pari (per esigenze normative) almeno al 5% del volume della vasca, cifra alla quale si aggiunge il consumo delle docce e il riempimento annuale, è facile verificare come a fine anno il costo per questa voce raggiunga facilmente le quattro cifre, se non di più.

La situazione oggi
Ad oggi la proprietà delle reti idriche è totalmente pubblica. Anche se il referendum dovesse passare, la proprietà delle reti idriche resterà pubblica.
Quello che cambia è la gestione.
Attualmente tutti i servizi pubblici come l’acqua e l'energia, le telecomunicazioni, i trasporti, gli audiovisivi e i servizi postali, l'istruzione, la gestione dei rifiuti, i servizi sociali e sanitari sono gestiti direttamente dal Comune oppure da società a proprietà interamente pubblica (semplificando, le cosiddette municipalizzate) oppure da società a capitale misto pubblico-privato. Secondo Il Sole 24 Ore, nel caso della gestione idrica il 35% del mercato è gestito dalle società in house, controllate al 100% dagli enti locali e affidatarie del servizio senza gara. Il 17% è gestito da società miste a controllo pubblico, mentre un altro 19% è in mano a società quotate, anch'esse quasi tutte sotto il controllo pubblico. Il 20%, poi, non è stato mai affidato e viene gestito in economia dai Comuni. Ai privati resta il 5% sotto la forma della concessione a terzi.
Cosa potrebbe cambiare
L’articolo 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" successivamente modificato da altri provvedimenti, recita:
2. Il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali avviene, in via ordinaria: (comma così sostituito dall'articolo 15, comma 1, lettera b), legge n. 166 del 2009)
a) a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi del Trattato che istituisce la Comunità europea e dei principi generali relativi ai contratti pubblici e, in particolare, dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento e proporzionalità;
b) a società a partecipazione mista pubblica e privata, a condizione che la selezione del socio avvenga mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi di cui alla lettera a), le quali abbiano ad oggetto, al tempo stesso, la qualità di socio e l'attribuzione di specifici compiti operativi connessi alla gestione del servizio e che al socio sia attribuita una partecipazione non inferiore al 40 per cento.
3. In deroga alle modalità di affidamento ordinario di cui al comma 2, per situazioni eccezionali che, a causa di peculiari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di riferimento, non permettono un efficace e utile ricorso al mercato, l'affidamento può avvenire a favore di società a capitale interamente pubblico, partecipata dall'ente locale, che abbia i requisiti richiesti dall'ordinamento comunitario per la gestione cosiddetta “in house” e, comunque, nel rispetto dei principi della disciplina comunitaria in materia di controllo analogo sulla società e di prevalenza dell'attività svolta dalla stessa con l'ente o gli enti pubblici che la controllano. (comma così sostituito dall'articolo 15, comma 1, lettera b), legge n. 166 del 2009)
4. Nei casi di cui al comma 3, l'ente affidante deve dare adeguata pubblicità alla scelta, motivandola in base ad un'analisi del mercato e contestualmente trasmettere una relazione contenente gli esiti della predetta verifica all'Autorità garante della concorrenza e del mercato per l'espressione di un parere preventivo, da rendere entro sessanta giorni dalla ricezione della predetta relazione. Decorso il termine, il parere, se non reso, si intende espresso in senso favorevole. (comma così sostituito dall'articolo 15, comma 1, lettera b), legge n. 166 del 2009)
Quindi, in futuro, i servizi pubblici locali dovranno obbligatoriamente essere affidati in gestione a imprenditori privati o a società a capitale misto nelle quali il privato detenga almeno il 40 per cento di partecipazione. Solo in casi particolari, sufficientemente motivati e sottoposti alla approvazione dell’Autorità garante della concorrenza, sarà possibile gestire i servizi in house.
Si badi bene, non si tratta solo di acqua ma di TUTTI i servizi pubblici. A rilevanza economica, si intende, perché quelli che non rendono nulla possono tranquillamente restare pubblici…
Si tratta dell’avvio di una vera e propria privatizzazione, i cui effetti sono difficilmente prevedibili. Se in molti casi, infatti, le società a partecipazione pubblica sono state e sono tuttora utilizzate dalla politica come stipendificio per personaggi che dovevano essere a vario titolo ringraziati/risarciti per favori elargiti, producendo di conseguenza una totale inefficienza nella gestione dei servizi, in altri queste società hanno dimostrato di saper gestire il servizio correttamente.
Il quesito referendario pone un problema di principio: è giusto liberalizzare tutto, sempre e comunque, riconducendo ogni servizio seppure essenziale per la sopravvivenza alle regole di mercato? Oggi si tratta di acqua, trasporti, farmacie, domani potrebbe trattarsi di scuole e/o sanità.
Se e quando un servizio gestito dal pubblico non funziona o funziona male, l’azione corretta è quella di fare in modo che funzioni meglio o è indispensabile disfarsene e cambiare strada? Ed è possibile affermare con certezza che il privato, proprio perché soggetto quasi esclusivamente alle regole del mercato e del profitto, gestirà meglio servizi che vanno erogati sempre e comunque, in qualunque situazione e a tutti i cittadini indistintamente ?  La questione è aperta e non di facile soluzione. Quel che è certo è che i cittadini hanno sempre il diritto di farsi una propria opinione e di esprimerla. Si chiama democrazia e su questo, ormai, non si discute più.






Ebook

PFAS COME EIMINARLI DALL'ACQUA POTABILE

  Pfas: qualcuno sa come eliminarli dall’acqua potabile Una ricerca della British Columbia University ha messo a punto uno sp...